Per questo progetto mi è stato chiesto di realizzare un timelapse e delle fotografie per documentare i lavori di allestimento delle impalcature durante le tutte le varie fasi e la struttura finita una volta terminati i lavori. Lavorare a questo progetto è sta un’esperienza davvero molto intensa e suggestiva soprattutto perché mi ha dato la possibilità di vivere questo luogo da molto vicino.

Il Battistero di San Giovanni, uno dei simboli più iconici di Firenze, rappresenta un gioiello dell’architettura romanica e un luogo ricco di storia, arte e fede. Situato di fronte alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, il Battistero affonda le sue radici nel IV-V secolo d.C., costruito sui resti di un edificio romano. Questo capolavoro ha accolto per secoli i battesimi dei cittadini fiorentini, compreso quello di Dante Alighieri, che lo menziona nella sua Divina Commedia con toni di grande riverenza.
Un’opera d’arte senza tempo
L’esterno del Battistero, rivestito di marmo bianco e verde di Prato, è caratterizzato da un’eleganza austera e armoniosa. Ma è all’interno che si svela il vero capolavoro: i mosaici della cupola. Realizzati tra il XIII e il XIV secolo da maestranze veneziane e fiorentine, i mosaici rappresentano scene bibliche di straordinaria bellezza. La cupola si suddivide in otto spicchi, ognuno dedicato a un tema specifico: la Creazione, le Storie di Giuseppe, l’Apocalisse, e il Giudizio Universale, con la figura imponente di Cristo Pantocratore che domina il centro.
Il restauro della cupola
Dopo oltre un secolo dall’ultimo intervento, nel 2023 è stato avviato un ambizioso progetto di restauro, destinato a durare sei anni. L’obiettivo principale è il recupero della stabilità strutturale e il ripristino dello splendore originale degli oltre 1.000 metri quadrati di mosaici su fondo oro. Si stima che i mosaici siano composti da circa 10 milioni di tessere policrome, molte delle quali necessitano di pulitura, consolidamento e, in alcuni casi, sostituzione.
Uno degli aspetti più innovativi di questo restauro è l’utilizzo di un ponteggio a forma di fungo, progettato per consentire ai restauratori di lavorare comodamente su ogni spicchio della cupola senza ostacolare la visita dei turisti. Questa struttura, alta oltre 31 metri, occupa solo una piccola porzione del pavimento del Battistero, permettendo ai visitatori di continuare a godere delle pareti e della scarsella durante i lavori.

Un’opportunità unica per i visitatori
Grazie alla lungimiranza dell’Opera di Santa Maria del Fiore, i visitatori possono partecipare a visite guidate che includono l’accesso al cantiere di restauro. Queste esperienze offrono un’occasione straordinaria per osservare da vicino il lavoro dei restauratori e per apprezzare la complessità tecnica e artistica dei mosaici. Si tratta di un’iniziativa unica, che consente di scoprire i dettagli nascosti di queste opere e di comprendere meglio le sfide legate alla loro conservazione.
Il significato simbolico del Battistero
Oltre alla sua bellezza artistica, il Battistero di San Giovanni ha un profondo significato simbolico. La sua pianta ottagonale richiama il numero otto, simbolo di rinascita e resurrezione, mentre i mosaici raccontano il legame tra il divino e l’umano. Per secoli, il Battistero ha rappresentato un luogo di accoglienza e spiritualità, testimone di momenti fondamentali della vita della comunità fiorentina.

Il restauro come testimonianza del tempo
Il restauro della cupola non è solo un progetto conservativo, ma anche un modo per riaffermare l’importanza di questo luogo nella memoria collettiva. Ogni tessera dei mosaici racchiude storie di artisti, di fede e di cultura che meritano di essere preservate per le future generazioni. Inoltre, i lavori rappresentano una testimonianza del progresso tecnologico applicato al mondo dell’arte: l’uso di scanner laser, droni e tecniche di analisi chimica avanzate garantisce un intervento rispettoso e preciso.
Una visita imperdibile
Visitare il Battistero durante il restauro è un’esperienza che va oltre il semplice turismo. È un viaggio nella storia di Firenze, un’occasione per immergersi nella sua anima artistica e spirituale. Il restauro, lontano dall’essere un ostacolo, arricchisce l’esperienza dei visitatori, offrendo una prospettiva privilegiata su uno dei capolavori più affascinanti al mondo.

Il ponteggio multidirezionale fornito da Layher per il restauro della cupola del Battistero permette di mantenere il monumento aperto durante i sei anni di lavori e offre ai turisti l’opportunità di ammirare da vicino i mosaici policromi su fondo oro.
Questo riflette perfettamente il payoff dell’azienda, “Più possibilità”, evidenziando come le soluzioni provvisionali di Layher siano in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di cantiere.
In questo caso specifico, un sistema originariamente concepito per l’esecuzione dei lavori diventa un’opportunità culturale, consentendo di vivere un’esperienza unica osservando da vicino il magnifico ciclo di mosaici duecenteschi a cui contribuì anche Cimabue, fonte di ispirazione per la Divina Commedia di Dante.